La UNI/PdR 13, dedicata al tema della sostenibilità ambientale degli edifici, pubblicata la prima volta nel 2019, è ora disponibile a Catalogo in una versione aggiornata al 5 ottobre 2023.
La prassi di riferimento è nata dalla collaborazione tra UNI e ITACA, Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale, ed è suddivista in tre sezioni distinte:
- UNI/PdR 13.0:2023 “Inquadramento generale e principi metodologici”
- UNI/PdR 13.1:2023 “Edifici residenziali”
- UNI/PdR 13.2:2023 “Edifici non residenziali”
L’aggiornamento della prassi di riferimento nel suo complesso si è resa necessaria principalmente per adeguare lo strumento alle ultime novità normative (a livello nazionale ed europeo) e in particolare all’aggiornamento dei Criteri ambientali minimi (i cosiddetti CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, emanati con una serie di decreti di cui il più recente è il DM 23 giugno 2023.
In tali decreti il Protocollo ITACA (di cui la prassi di riferimento è sostanziale emanazione) viene richiamato quale strumento per la dimostrazione della conformità del progetto e dei requisiti del progettista ai Criteri ambientali. Inoltre all’articolo 57 (comma 2) del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 36/2023) si prevede l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione progettuale e di gara le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM.
La parziale rivisitazione della prassi di riferimento risponde quindi in termini più generali alla volontà di razionalizzare uno strumento di così rilevante portata operativa e di allinearlo alla continua evoluzione che si riscontra nello sviluppo di temi ambientali – quali ad esempio i cambiamenti climatici e le necessarie misure per il loro contrasto – che sempre più sono in cima alle agende di istituzioni e organizzazioni, sia in ambito pubblico che privato.
L’opera di aggiornamento delle tre parti della UNI/PdR 13 ha quindi riguardato la modifica di alcuni criteri e l’eliminazione di altri precedentemente previsti.
I tre documenti sono liberamente scaricabili dal Catalogo UNI.
Tratto da UNI.com