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Come realizzare una CER

Per iniziare

Possono essere membri o soci con potere di controllo in una CER:

  • persone fisiche
  • piccole e medie imprese per le quali la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l'attività commerciale e/o industriale principale
  • associazioni con personalità giuridica di diritto privato
  • enti territoriali: Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni
  • amministrazioni locali contenute nell'elenco ISTAT, situate nel territorio dei Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione della CER
  • Enti di ricerca e formazione
  • Enti del terzo settore e di protezione ambientale
  • Enti religiosi

Non possono essere membri e soci di una CER:

  • amministrazioni centrali
  • grandi Imprese
  • imprese private con codice ATECO prevalente 35.11.00 e 35.14.00 (ma possono svolgere ruolo di produttore "terzo")

La CER può gestire una o più configurazioni di autoconsumo.
Tutti i punti di prelievo e immissione degli impianti nel perimetro della singola configurazione devono essere localizzati nell'area afferente alla stessa cabina primaria. La Mappa interattiva delle cabine primarie consente di localizzare le aree convenzionali e di verificare che i punti di connessione siano inclusi nell'area sottesa alla stessa cabina primaria.
Gli impianti possono essere messi a disposizione anche da un produttore terzo, non socio o membro della CER. In ogni caso tutti gli impianti della configurazione devono essere nella disponibilità e sotto il controllo della CER. Questa condizione può essere soddisfatta con un accordo sottoscritto tra le Parti
Possono essere inseriti nelle configurazioni più impianti o potenziamenti di impianti a fonte rinnovabile, anche dotati di sistemi di accumulo
Per accedere agli incentivi previsti dal Decreto CACER gli impianti a fonti rinnovabili devono rispettare i seguenti requisiti:

  • appartenere a configurazioni di CER
  • essere sottesi alla stessa cabina primaria di riferimento. (Mappa interattiva)
  • essere stati realizzati tramite intervento di nuova costruzione o di potenziamento di impianti esistenti
  • avere potenza massima di 1MW. In caso di impianti di potenza superiore a 1 MW sarà riconosciuto solamente il contributo di valorizzazione dell'energia elettrica autoconsumata.
  • essere entrati in esercizio dopo la regolare costituzione della Comunità1
  • non essere finalizzati alla realizzazione di progetti relativi all'idrogeno che comportino emissioni di gas a effetto serra superiori a 3 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di H2
  • rispettare i requisiti previsti dal principio DNSH (Do Not Significant Harm), come meglio specificati nelle Regole (schede DNSH ex ante - schede DNSH ex post)
  • nel caso di impianti alimentati a biogas o biomassa rispettare i criteri definiti nelle Regole
  • essere realizzati esclusivamente con componenti di nuova costruzione se fotovoltaici, mentre per gli impianti diversi dai fotovoltaici è previsto l'uso anche di componenti rigenerati

1 Per gli impianti/UP entrati/e in esercizio prima del 24/01/2024 dovrà essere prodotta documentazione sottoscritta in data anteriore a quella di entrata in esercizio dell’impianto (con tracciabilità certificata della firma) da cui si ricavi che l’impianto/UP sia stato/a realizzato/a ai fini del suo inserimento in una CER e la richiesta di accesso alla tariffa dovrà essere presentata entro 120 giorni dalla data di apertura del Portale.

Il Soggetto Referente è la persona fisica o giuridica a cui viene demandata la gestione tecnica e amministrativa della richiesta di accesso al servizio per l'autoconsumo diffuso, responsabile del trattamento dei dati e controparte del contratto con il GSE per l'ottenimento dei benefici previsti dal servizio
ll ruolo di Referente per una CER può essere svolto dalla stessa Comunità nella persona fisica che, per statuto o atto costitutivo, ne ha la rappresentanza legale. 
In alternativa il ruolo del Referente può essere svolto:

  • da un produttore, membro della CER
  • da un cliente finale, membro della CER
  • da un produttore “terzo" di un impianto/UP la cui energia elettrica prodotta rileva nella configurazione, che risulti essere una ESCO certificata UNI 11352

In questi casi, il soggetto che, per statuto o atto costitutivo, ha la rappresentanza legale della comunità energetica rinnovabile conferisce al Referente apposito mandato senza rappresentanza di durata annuale, tacitamente rinnovabile e revocabile in qualsiasi momento.

Le configurazioni di CER devono prevedere la presenza di almeno due membri/soci della CER stessa, facenti parte della configurazione in qualità di clienti finali e/o produttori, e di almeno due punti di connessione distinti a cui siano collegati rispettivamente un'utenza di consumo e un impianto di produzione.

Lo Statuto o l'atto costitutivo della CER regolarmente costituita deve possedere i seguenti elementi essenziali:

  • l'oggetto sociale prevalente della comunità è quello di fornire benefici ambientali, economici e/o sociali a livello di comunità ai propri membri o soci o alle aree locali in cui opera, e non quello di ottenere profitti finanziari
  • i membri o soci che esercitano poteri di controllo possono essere solo persone fisiche, piccole o medie imprese, associazioni con personalità giuridica di diritto privato, enti territoriali o autorità locali, ivi incluse, ai sensi dell'art. 31, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 199/21, le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell'elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall'ISTAT secondo quanto previsto all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, situati nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile
  • la comunità è autonoma e ha una partecipazione aperta e volontaria (a condizione che le imprese siano PMI e che la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l'attività commerciale e/o industriale principale)
  • la partecipazione dei membri o dei soci alla comunità prevede il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore e che per essi sia possibile in ogni momento uscire dalla configurazione fermi restando, in caso di recesso anticipato, eventuali corrispettivi, equi e proporzionati, concordati per la compartecipazione agli investimenti sostenuti
  • è stato individuato un soggetto delegato responsabile del riparto dell'energia elettrica condivisa;
  • l'eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia di energia condivisa espresso in percentuale di cui all'Allegato 1 del DM CACER, sarà destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione.