Il Conto Termico è un contributo a fondo perduto erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e incentiva gli interventi per l'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili su impianti di piccole dimensioni. Il Conto Termico è stato introdotto dal D.M. 28 dicembre 2012 ed è stato rinnovato dal D.M. 16 febbraio 2016, c.d. “Conto Termico 2.0”, il quale prevede nuove tipologie di intervento, amplia i soggetti ammessi e rivede gli impianti ammissibili.
A chi è rivolto?
Gli incentivi del Conto Termico sono rivolti a Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro totali annui, di cui 200 destinati alle PA. Per le Pubbliche Amministrazioni, gli incentivi sono rivolti a enti locali, agli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
Quali interventi sono ammessi per le PA?
Gli incentivi coprono fra il 40% e il 65% della spesa sostenuta a seconda della tipologia di intervento. Nel caso l’edificio venga convertito energia quasi zero (nZeb), ad esempio, il contributo può arrivare a coprire il 65%, incluse potenziali spese di demolizione e ricostruzione. Si ricorda che i costi legati alla Diagnosi Energetica effettuata per determinare gli interventi necessari vengono coperti e questi sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici, nel caso in cui la somma dei contributi pubblici non superi il 100% del costo degli interventi. Per ulteriori approfondimenti clicca qui.
Gli interventi incentivabili per la PA includono:
- il miglioramento dell'isolamento termico dell'involucro edilizio;
- la sostituzione di infissi e pannelli vetrati con altri a minor dispersione termica e introduzione di schermature;
- la sostituzione dei sistemi per l'illuminazione con sistemi più efficienti;
- la sostituzione dei sistemi per la climatizzazione con tecnologie ad alta efficienza;
- la produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
- l'introduzione di sistemi avanzati di controllo e gestione dell'illuminazione e della ventilazione;
Per un elenco completo riguardo interventi di piccole dimensioni a impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili si rimanda all’art 4 del DM 16 febbraio 2016 (Tipologie di interventi incentivabili).
Come Richiederlo?
Per accedere agli incentivi le PA possono usufruire di due procedure:
- Accesso Diretto: la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
- Prenotazione: per gli interventi ancora da realizzare, le PA o le E.S.C.o (vedi Glossario) che operano per loro conto, possono prenotare l'incentivo prima che l'intervento sia realizzato e ricevere all'avvio dei lavori un acconto dell’incentivo spettante, mentre il saldo sarà riconosciuto alla conclusione dei lavori, analogamente a quanto avviene per la modalità in Accesso Diretto. La prenotazione avviene trasmettendo al GSE una domanda a preventivo e la presentazione di:
- Diagnosi energetica e un atto amministrativo che provi l’impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica stessa.
- Un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA in questione e una E.S.Co. oppure la copia del contratto stipulato per l'affidamento, a seguito di gara, del servizio pertinente all'intervento proposto.
- Un provvedimento o un atto amministrativo attestante l'avvenuta assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori stessi.
Per maggiori informazioni su come richiedere gli incentivi visualizza le regole operative del GSE.
Quale durata?
Nel caso di accesso diretto vengono erogate rate annuali per un periodo di 2 o 5 anni a seconda della tipologia di intervento o viene effettuata l’erogazione dell’incentivo in un’unica data per interventi inferiori ai 5.000 euro.
Nel caso di prenotazione, il saldo viene erogato entro sei mesi dalla fine dei lavori.
Cumulabilità?
Per quanto riguarda la cumulabilità, gli incentivi sono cumulabili con altri incentivi in conto capitale, anche statali, e possono coprire al 100% le spese ammissibili. È necessario assicurarsi che gli incentivi con i quali si vuole fare cumulo, a loro volta lo permettano (reciprocità della cumulabilità).
Modulistica?
Per consultare la modulistica necessaria cliccare qui.
Per maggiori informazioni, si rimanda alla pagina del GSE