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Impianti FER: il problema della saturazione virtuale delle reti elettriche

11 giugno 2025
Chiara Paravan

Con comunicato stampa del 7 aprile 2025 – ricorda una interrogazione al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, presentata il 27 maggio in Commissione attività produttive della Camera – il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha comunicato di aver dato mandato agli uffici del Ministero di richiedere ai relatori del «decreto bollette», in corso di conversione parlamentare alla Camera, il ritiro dell'emendamento che affronta il nodo della saturazione virtuale delle reti elettriche. Nel comunicato si afferma che obiettivo del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica è giungere ad un intervento normativo organico, volto non soltanto alla soluzione del problema della congestione virtuale della rete, ma anche ad affrontare, attraverso una armonizzazione delle attività di Terna e dei distributori, il tema della capacità fisica di accoglienza delle rinnovabili. Per questo motivo, il Ministro Pichetto Fratin ha chiesto ai tecnici del Ministero l'avvio a breve scadenza di un tavolo con Terna, Arera e i distributori per trovare la soluzione ottimale a garantire l'efficace pianificazione dello sviluppo di rete e con essa la qualità dei servizi agli utenti.

L'interrogazione osserva che nel contesto della definizione di una nuova disciplina per la connessione dei progetti da fonti energetiche rinnovabili alla rete elettrica nazionale sarebbe importante prevedere un regime di salvaguardia, al fine di evitare impatti significativi e irreparabili sugli investimenti già effettuati, nonché sulle legittime aspettative degli operatori. 

Gli interroganti chiedono se, nella definizione di una nuova disciplina per la connessione dei progetti da fonti energetiche rinnovabili alla rete elettrica nazionale, il Ministro intenda adottare iniziative di competenza volte a prevedere un regime di salvaguardia per gli impianti da fonti rinnovabili i cui procedimenti autorizzativi siano in stato avanzato, ossia almeno quelli che hanno ricevuto Via o verifica di assoggettabilità positiva o di cui Terna ha approvato il Piano tecnico delle opere, e che rischierebbero, diversamente, di essere penalizzati dalle modifiche alla disciplina in corso d'opera e se, in ogni caso, intenda adottare le opportune iniziative di carattere normativo per definire una disciplina che consenta l'adeguamento della rete elettrica in relazione allo sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili, in linea con quanto previsto dal Pniec e dai target di decarbonizzazione. 

Nella sua risposta, il Viceministro all’Ambiente Vannia Gava ha sottolineato, in via preliminare, che “il sistema elettrico italiano si è posto per il 2030 degli obiettivi ambiziosi. Risulta pertanto necessario individuare misure urgenti per ridurre gli impatti della cosiddetta saturazione virtuale della rete sia per il futuro, efficientando gli iter delle nuove richieste di connessione, sia per l'immediato, intervenendo su richieste di connessione già presentate, nell'ottica di valorizzare quelle relative a impianti con maggiore probabilità di realizzazione e di evitare congestioni della rete stessa che sono «potenziali», ossia non correlate a effettive esigenze di allaccio di impianti prossimi all'entrata in esercizio. Con la proposta normativa citata dall'Interrogante, si è inteso segnare un cambio di paradigma.

Il nuovo processo di rilascio della soluzione di connessione, almeno in una prima fase applicativa, riguarderà le richieste di nuova connessione degli impianti rinnovabili diversi da quelli «eolici off-shore», nonché le richieste relative ai sistemi di stoccaggio energetico in batteria BESS. Il rilascio delle soluzioni di connessione avverrà attraverso una cosiddetta «open season», durante la quale i Proponenti potranno liberamente operare la scelta della soluzione di connessione da loro preferita nell'ambito dell'offerta resa disponibile da Terna. Sarà inoltre compito di ARERA aggiornare le condizioni tecniche, procedurali ed economiche del nuovo processo.

Come rilevato dall'Onorevole interrogante, la proposta normativa sopra descritta è stata poi ritirata da questo Ministero con l'obiettivo di giungere ad un intervento normativo organico, volto, non soltanto alla soluzione del problema della congestione virtuale della rete, ma anche ad affrontare il tema della capacità fisica di accoglienza delle rinnovabili, attraverso una armonizzazione delle attività di Terna e dei distributori. 
Per tale motivo, lo scorso 14 aprile, le competenti strutture Ministeriali hanno aperto un tavolo di confronto con Terna, ARERA e i Distributori, e contestualmente hanno avviato una consultazione con le principali Associazioni Nazionali di settore, conclusasi lo scorso 8 maggio. Gli esiti delle predette attività tecniche saranno presentati nelle prossime settimane.

Si precisa, a ogni buon conto, che la proposta, già nella versione presentata come emendamento al «DL Bollette», prevedeva un regime di salvaguardia per le soluzioni di connessione riferite ad impianti abilitati o autorizzati, già rilasciate e validate (in gergo «benestariate») dal Gestore del sistema di trasmissione nazionale
”.

Tratto da Build news

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